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La Storia di Creta

La Storia dell'Isola Greca di Creta

La storia dell'isola di Creta è segnata dalla presenza della prima civiltà evoluta di tutta Europa, ossia quella minoica che, nata intorno al 2800 a.C., durò fino al 1450.

I Minoici, giunti dal Nord Africa o dal Medio Oriente, fecero conoscere agli abitanti l'utilizzo delle tecniche di lavorazione dei metalli tra cui in particolare il bronzo; ciò permise loro la costruzione di imponenti navi, che consentirono l'espansione del commercio anche in territori lontani, e di palazzi

Gli affreschi ritrovati nei palazzi riprendono scene religiose, processioni e gare di atleti; solitamente le cerimonie religiose si svolgevano all'aperto, ma con l'andare del tempo alcuni locali furono adibiti al culto anche all'interno del palazzo.

Quest'ultimo finì con il divenire il centro economico e politico di Creta.

A causa di un violento terremoto avvenuto nel 1700 a.C., i palazzi vennero totalmente distrutti e Creta dovette affrontare un periodo di decadenza, aggravata da un ulteriore terremoto del 1450.

Il declino si accentuò notevolmente poco più tardi, nel corso dei tre millenni successivi segnati da continue occupazioni; i Micenei furono i primi ad invadere l'isola nel 1400: il palazzo di Cnosso venne distrutto e non più ricostruito.

Nel XI secolo fu la volta dei Dori che tra il 1100 e il 67 a.C. occuparono interamente Creta, la quale non godette più del florido periodo di prosperità precedente; a questo popolo seguì quello romano (67 a.C.), mentre nel 27 a.C. Gortyna divenne capitale e città con maggiore rilevanza dell'isola.

La costituzione di Gortyna costituiva un governo collegiale formato da dieci magistrati facenti tutti parte della nobiltà, che governavano questo territorio.

Nel IV secolo a.C. i Cretesi godevano comunque di una certa indipendenza e praticavano la pirateria.

L'esercizio della pirateria provocò violenti scontri tra Romani e Cretesi che si conclusero con la conquista dell'isola da parte di Quinto Cecilio Metello; nel 27 a.C. fu inglobata nella provincia di Creta e Cirene, per essere infine separata e considerata parte della prefettura del pretorio di Illirico, Italia e Africa.

Alla fine del IV secolo d.C. venne annessa all'Impero bizantino e al dominio di Costantinopoli.

Affrontò la dominazione araba intorno all'anno 824 fino a quando i Bizantini ne chiesero la restituzione nel 960; fu occupata dai Veneziani dal 1204 al 1669.

In questo periodo fu divisa in feudi uniti in sei regioni, ciascuna delle quali affidata a coloni di Venezia.

Le ribellioni non cessarono, tanto che Venezia fu costretta a privare Creta della sua autonomia e privilegi, ponendola sotto il governo diretto della Repubblica e dei governatori detti provveditori.

Palazzo Cnosso - Creta

Gli Ottomani vi sbarcarono nel 1645 e dopo aver conquistato La Canea cinsero d'assedio Candia, oggi conosciuta con il nome di Heraklion, la quale si arrese nel 1669. Nel 1830 passò all'Egitto e ritornò all'Impero Ottomano nel 1840; Giorgio di Grecia fu nominato principe reggente.

I Turchi furono cacciati da Creta che fu poi governata da un'amministrazione internazionale; negli anni successivi l'isola ottenne uno Statuto Autonomo.

Essa cercò inoltre di passare sotto il governo greco ma la sua proposta non fu accolta né dalla nazione stessa né dalle altre potenze internazionali fino al 1913.

Fu questo l'anno in cui grazie al trattato di Londra Creta venne assegnata alla Grecia. Il re Giorgio II lasciò che il primo ministro Ionassis Metaxis instaurasse un governo basato sull'autocrazia per ostacolare il comunismo: tutti gli oppositori furono esiliati o imprigionati, vietati i sindacati.

Tutto ciò spronò la formazione di giovani bande fasciste. Durante il Secondo Conflitto Mondiale la Grecia fu occupata dai Tedeschi attraverso lo sbarco aereo navale detto 'Operazione Mercurio' che obbligò l'esercito britannico a ritarsi.

Dopo la battaglia di Creta, così fu definito questo scontro in cui combatterono anche i contadini cretesi con i forconi, il Reich di Hitler occupò l'isola fino alla sua sconfitta avvenuta nel 1945.

Negli anni del dopoguerra la situazione della Grecia continuava ad essere instabile, ma grazie all'intervento della Gran Bretagna i Cretesi non furono oppressi dalla guerra civile tra comunisti e liberali nell'intera nazione.

Creta fu comunque coinvolta in un colpo di Stato dei colonnelli del 1967 in seguito al quale venne instaurata una giunta militare, molto probabilmente supportata dalla CIA e degli Americani, miranti all'allontanamento di ogni eventuale governo di centro o di sinistra.

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